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Silhouette, Etienne de.

Uomo politico francese. Già consigliere nel Parlamento di Metz, nel 1759 fu nominato controllore generale delle Finanze. Per risanare le finanze dello Stato, tentò di operare una drastica riduzione delle spese della corte e di abolire i privilegi finanziari di cui godevano la nobiltà e il clero, invitando inoltre gli esponenti delle classi privilegiate a cedere all'erario parte dei loro oggetti preziosi. Inviso perciò alla nobiltà, fu costretto a dimettersi. Alludendo alla sua amministrazione parsimoniosa, i nobili crearono una serie di motti pungenti, tanto che il suo nome divenne sinonimo di tirchieria gretta e meschina, e passò a significare tutto ciò che è striminzito, insufficiente, meschino (Limoges 1709 - Bry-sur-Marne, Parigi 1767).